Luglio 4, 2021

festa animali

festa animali

Sei qui: HomeFesta, storia e tradizione

Festa, storia e tradizione

La festa in onore di Sant’Antuono (ovvero Sant’Antonio Abate) è la festività più importante e sicuramente più sentita dal popolo di Macerata Campania e dalle popolazioni dei paesi limitrofi. Essa rappresenta un momento storico, culturale, artistico–folcloristico dell’intera cittadinanza e viene celebrata il 17 di gennaio di ogni anno. Il periodo di festeggiamento è inoltre completato dal sabato e dalla domenica che lo precede.
Un mix di religiosità, folklore, tradizioni e partecipazione popolare, la festa di Sant’Antonio Abate è soprattutto questo.
L’evento nella sua interezza è caratterizzato sia da momenti dedicati al culto del Santo, che da momenti di puro e storico folklore popolare. II culto, inteso come devozione e venerazione, che i maceratesi tributano a Sant’Antonio Abate segue i normali canoni della liturgia ecclesiastica e, nei giorni di festività, questi si concretizzano in funzioni religiose come da liturgia. Per quanto riguarda il folklore abbiamo la tipica ed ineguagliabile sfilata delle “Battuglie di Pastellessa”, ovvero dei “Carri di Sant’Antuono” sui cui trovano alloggio i cosiddetti “Bottari di Macerata Campania”, che ripropongono l’antica sonorità maceratese dall’omonimo nome la “Pastellessa” (o “Pastellesse”).
La particolarità legata ai Bottari di Macerata Campania e alla Pastellessa è dovuta essenzialmente alla tipologia di strumenti musicali utilizzati: i classici e conosciuti strumenti musicali, sono sostituiti con botti, tini e falci, cioè con strumenti e arnesi di uso contadino che assumono una nuova veste di natura musicale. «Le percussioni ottenute dal battere continuo dei magli sulle botti, il rollio delle mazze sui tini e gli alti ottenuti battendo dei ferri sulle falci portano alla creazione di quel “magico” suono chiamato Pastellessa».

Il video-documentario

https://youtube.com/watch?v=54uOAZEpx6Y%3Ffeature%3Doembed

“Cartolina per un Week-end NTV Viaggi & Sapori”, scritta e diretta nel 2011 dalla dott.sa Corrada Onorifico.

Origini storiche

Macerata Campania, XIII sec. … la vera origine della Pastellessa!

Per capire come sono nati gli antichi riti tradizionali della Festa di Sant’Antuono a Macerata Campania bisogna fare un passo indietro nel tempo fino ad arrivare al XIII secolo. Al tempo il paese di Macerata Campania si presentava come una comunità prevalentemente agricola ed artigianale, dove il lavoro dei campi richiedeva l’uso di una ricca gamma di attrezzi e strumenti che venivano fabbricati dagli artigiani locali. Costoro, durante le tradizionali fiere agricole, per evidenziare la solidità degli attrezzi da un lato e per attirare l’attenzione dei passanti dall’altro, percuotevano con magli le botti, con mazze i tini e con ferri le falci, creando una commistione di suoni che scoordinati ed asincroni apparivano persino assordanti, ma che con i voluti o forse fortuiti miglioramenti ritmici, portarono alla creazione di quelle peculiarità sonore che ancora oggi caratterizzano la musica a Pastellessa.
Un’antica legenda popolare vuole, inoltre, che la Pastellessa sia nata come rituale per “scacciare il male”: infatti si racconta di contadini che percuotevano freneticamente botti, tini e falci nel tentativo di scacciare gli spiriti maligni dagli angoli bui delle loro cantine. Questo rituale ripetuto poi all’aperto, secondo l’antica legenda, rappresentava un aiuto propiziatorio per il buon raccolto.
Nato come rituale pagano, questa tradizione è confluita nella festa religiosa in onore di Sant’Antonio Abate, patrono degli animali e Santo protettore dalle avversità del fuoco.

Altri articoli

  • Febbraio 4, 2025
    Mauro Pecchenino scrittore e narratore
  • Febbraio 4, 2025
    Le leune te la Fòcara poesia tradotta in francese

Eventi e Feste

Eventi e Feste

Schede

Schede