Ersilio Teifreto il 18 marzo 2004 presenta i 2 ristoranti per le squadre della JUVE è del MILAN con lo Shef Giuseppe Fonsdituri Due ristoranti cucinano il match: al Cambio e da Cracco-Peck i campioni sono grandi piatti
Ersilio Teifreto il 18 marzo 2004 presenta i 2 ristoranti per le squadre della JUVE è del MILAN con lo Shef Giuseppe Fonsdituri Due ristoranti cucinano il match: al Cambio e da Cracco-Peck i campioni sono grandi piatti
Scudetto, fuori i secondi. E i primi
Due ristoranti cucinano il match: al Cambio e da Cracco-Peck i campioni sono grandi piatti
Metti due tifosi a cena: uno è della Juve, l’ altro è del Milan. Ma cosa possono ordinare allo chef? Menù rigorosamente dedicati alle loro squadre. Uno sceglie quello bianco e nero, l’ altro quello rosso e nero. E allora possiamo dare loro quell’ aiutino sempre richiesto in simili occasioni. E così abbiamo interpellato gli chef di due grandi ristoranti di Torino e di Milano: il Cambio, che è un fiore all’ occhiello della Turin Hotels International, e Cracco-Peck. Il ristorante del Cambio è nato nel 1757 – sì, proprio quasi 250 anni fa – ed era frequentato giornalmente dal conte di Cavour, tanto che il suo posto, nella sala a lui dedicata, è ancora lì, contrassegnato da una targhetta di bronzo e da una nappa tricolore. E dal tricolore di Cavour al tricolore della Juve – è tuttora campione d’ Italia, vero? – il passo è breve e lo chef Giuseppe Fonsdituri e il vicedirettore di sala Roberto Amè hanno preparato un menù che fa venire l’ acquolina in bocca non solo al tifoso della Juve. Eccolo: punte di asparagi bianchi al nero di seppia, fonduta di Castelmagno con chips di patate nere, filetto fassone al nero vero e soufflè al gianduia bianconero. Sia per Fonsdituri, sia per Amè il calcio è un amore nato in gioventù. Piace perché è essenzialmente un gioco di squadra, come del resto il gioco di squadra è l’ arma vincente del loro ristorante. Tifano per la Juve e una capatina allo stadio è abbastanza frequente. Il ristorante del Cambio è frequentato anche dai giocatori che trovano in questo locale tranquillità e buona cucina. La partita di stasera è molto importante per la Juve e un buon pasto prima della partita può essere d’ aiuto per battere il Milan e sperare ancora nello scudetto. Ecco allora il menù consigliato, molto tradizionale per lo sportivo: pasta al pomodoro fresco, carni alla piastra, verdure al vapore, formaggi freschi e crostata di frutta. Il ristorante Cracco-Peck di Milano è il risultato di un binomio di successo fra un giovane ma già famoso chef e un mitico nome della gastronomia milanese. E in pochi anni ha già ottenuto due prestigiose stelle Michelin. Carlo Cracco è appassionato di calcio, sull’ argomento legge molto, va allo stadio due o tre volte all’ anno, non tifa in modo particolare per nessuno, ma ha un debole per il Vicenza, la squadra della sua città natale. Il ristorante non è frequentato dai giocatori delle due milanesi, ma per Milano ormai è un locale di riferimento e lo chef Carlo Cracco si diverte a inventare un menù rossonero, che a maggio potrebbe diventare anche la «cena dello scudetto». Stasera c’ è la Juve di mezzo e allora, come antipasto, subito un omaggio al Piemonte con carne cruda e tartufo nero. E poi via via altri grandi piatti con le lasagne al nero di seppia e pomodoro, la cotoletta alla milanese con pomodori al forno e scorzonera e per dessert un gratin di lamponi e more. Ma le proposte di Cracco non finiscono qui: è pronto anche il menù consigliato ai giocatori prima della partita che consiste in gamberi rossi con asparagi bianchi di Bassano e un rombo allo spiedo con puntarelle alla romana. Quindi, un pensiero alla Roma perché c’ è anche lei nella corsa per lo scudetto. I nostri chef si sono divertiti ad abbinare ai giocatori anche dei piatti composti o semplicemente degli ingredienti. E così possiamo avere «scontri gastronomici» di tutto rispetto. Per esempio, Camoranesi-Cuore di filetto contro Pancaro-Zuppa di cipolle ha una scelta obbligata: stare sempre vicino al terzino del Milan perché il suo alito lo può… far cadere e ottenere così delle punizioni a favore. E Collina come si comporterà di fronte a Gattuso-Salamino piccante pronto a intervenire duro sul delicatissimo Appiah-Tagliolini con punte di asparagi? E Inzaghi-Seppia riuscirà a macchiare la prova di Ferrara-Tartare di tonno? E chi avrà il miglior voto in pagella fra Maldini-Risotto alla milanese e Conte-Risotto al Barolo? Per ora, interrogativi senza risposta. Ma una cosa è certa: se la squadra del vostro cuore ha vinto, festeggiate con un menù dei nostri chef; se la squadra del vostro cuore ha perso, consolatevi con un menù dei nostri chef. E se Juve e Milan pareggiano? Festeggia la Roma con l’ abbacchio. Edgardo Signati