Ottobre 5, 2024

Ecco i fratelli del Beato, ossia tutti i figli del Conte Amedeo III Giovanni e Pietro († 1188 circa) furono monaci alla Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso

Ecco i fratelli del Beato, ossia tutti i figli del Conte Amedeo III Giovanni e Pietro († 1188 circa) furono monaci alla Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso

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Ecco i fratelli del Beato, ossia tutti i figli del Conte Amedeo III

–        Agnese (1138-1172), sposò Guglielmo I, Conte di Ginevra, ed esponente di una famiglia rivale dei Savoia

–        Umberto (1136-1189) succedette al padre come Conte di Savoia

–        Giovanni († 1188 circa) fu monaco alla Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso

–        Pietro († 1188 circa) fu monaco alla Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso

–        Guglielmo († dopo il 1173)

–        Margherita († dopo il 1157) divenne monaca a Bons

–        Isabella

–        Giuliana († 1194) fu badessa all’Abbazia di Sant’Andrea di Vienne

 

Il giorno sab 28 set 2024 alle ore 08:33 <ricercatoreteifreto@libero.it> ha scritto:

Buongiorno Andrea, vorrei sapere se ti risulta  che il Beato aveva fratelli monaci antoniani a Ranverso, mi convinco sempre di più che Ranverso sia un luogo Sabaudo

ciao Ersilio

Un’interpretazione dubbia di un documento portò alcuni storici ad inserire, per secoli, nel santorale sabaudo, due “venerabili”, presunti fratelli del Beato Umberto III conte di Savoia: Giovanni e Pietro, monaci Antoniani a Ranverso. Lo storico Luigi Cibrario (in Brevi notizie storiche e genealogiche dei reali di Savoia, Torino 1859, pp. 43-44) fu il primo a confutare la tesi che indusse persino il re Carlo Alberto, nell’Ottocento, a far collocare un ritratto del “Venerabile Pietro” nella Sala del Consiglio di Palazzo Reale, oggi detta “Sala dei Beati”, ed a commissionare ricerche sui due personaggi (Archivio di Stato di Torino, Storia della Real Casa, Cat. IV, mazzo I; cfr. nota 1). Il documento in questione è un atto di donazione, datato 27 giugno 1188, da parte di Umberto III all’ospedale di Ranverso (I. Rufino, Storia ospedaliera antoniana, Torino 2006, pp. 31-39), per il “diletto e caro” Giovanni e per il fratello Pietro. Giovanni fu precettore e rettore della casa degli Antoniani di Susa nel 1186, poi tra i fondatori a Ranverso; Pietro fu suo confratello. Il Beato Umberto ebbe però certammente due sorelle monache. A Carlo Alberto riuscì di ottenere da Roma la beatificazione di Umberto III, Bonifacio e Ludovica di Savoia, mentre cadde nel vuoto il tentativo circa Giovanni e Pietro. A prescindere dalla reale appartenenza all dinastia sabauda, resta a secoli di distanza il ricordo di due vite sante legato ai nomi di questi due monaci di Sant’Antonio di Ranverso in Val di Susa.

 

Autore: Don Fabio Arduino

 

 

 

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