Difendersi
Difendersi
La richiesta contenuta nella diffida di “smettere immediatamente di scrivere agli enti ed a terzi” e l’affermazione che ciò lederebbe la sua libertà sono aspetti che richiedono una valutazione legale approfondita
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Ecco alcuni punti chiave da considerare:
- La diffida non è una sentenza: La diffida è un atto stragiudiziale (ovvero, non emesso da un giudice) con cui una parte invita formalmente un’altra a tenere o astenersi da un determinato comportamento, spesso minacciando azioni legali in caso di inadempienza. Non ha valore di ordine vincolante assoluto come una decisione del tribunale.
- Diritto di esposto e segnalazione: In Italia, il diritto di rivolgersi a enti pubblici (come forze dell’ordine, autorità di vigilanza, enti previdenziali, ecc.) per segnalare presunti illeciti, disservizi o per tutelare i propri diritti è generalmente tutelato e fa parte delle libertà fondamentali del cittadino. Limitare tale diritto tramite una diffida stragiudiziale è problematico e potrebbe essere considerato illegittimo.
- Diffamazione e molestie: La richiesta di smettere di scrivere a terzi potrebbe essere legittima solo se le comunicazioni in questione sono diffamatorie, calunniose, minacciose o integrano il reato di molestie/stalking. In questi casi, la controparte ha il diritto di tutelarsi, ma la legittimità dell’azione dipende dalla veridicità e dalla natura delle sue comunicazioni.
- Libertà di espressione e tutela legale: L’affermazione che la diffida lede la sua libertà è corretta nel senso che la controparte sta tentando, con un atto privato, di limitare le sue comunicazioni. Se le sue comunicazioni sono legittime e veritiere, la diffida non può impedirle di esercitare i suoi diritti.
Cosa fare:
È fondamentale non sottovalutare una diffida, ma è altrettanto importante non cedere a richieste che limitino illegittimamente i suoi diritti. 
- Consultare un avvocato: Mostri immediatamente la diffida a un legale. Solo un professionista può valutare il contenuto specifico della diffida, la natura delle sue comunicazioni e determinare se la richiesta della controparte è fondata o meno.
- Valutare il contenuto delle comunicazioni: Sia onesto con il suo avvocato riguardo a ciò che ha scritto agli enti e ai terzi. Se le sue affermazioni sono false o diffamatorie, potrebbe incorrere in conseguenze legali. Se sono veritiere e fatte nell’esercizio di un suo diritto, il suo avvocato risponderà in modo appropriato.
- Rispondere formalmente: Il suo avvocato probabilmente risponderà per iscritto alla diffida, contestando la richiesta di smettere di comunicare con gli enti e i terzi, se ritenuta illegittima, e ribadendo il suo diritto di agire a tutela dei suoi interessi.


