Corsia
Corsia
Benefattori e religiosi prestarono la loro opera in questi che furono soprattutto “ospedali della carità”. In queste vecchie corsie si mostrò il flagello delle epidemie di peste, colera e tifo che periodicamente e drammaticamente hanno fatto parte della storia sanitaria della città. L’equilibrio e la moderazione nell’esercizio professionale, insieme al rispetto dell’autentica tradizione ippocratica, furono la connotazione della Scuola Medica Napoletana.
L’empirismo di Marco Aurelio Severino e l’observatio di Domenico Cotugno, partoriranno una sintesi equilibrata tra il medico fisico, teorico, ed il barbiere cerusico, vera figura illuministica di artigiano del corpo.
Sotto l’astro dei Borbone il XIX secolo affermerà la modernità della medicina come professione e la validità di una rete ospedaliera ove esercitarono l’arte di guarire medici che per umiltà, rigore, moderazione ed intuito meritarono il nome di scuola.
Compito precipuo di una ASL è certamente quello di fornire assistenza corretta all’utenza, tuttavia la riflessione sulla memoria storica è patrimonio culturale vero della città e della società. Ecco perché un’ azienda sanitaria si è sforzata di conservare in questi antichi ospedali le corsie ed i luoghi della memoria, affiancandole le nuove strutture idonee alla tecnologia dei tempi e all’ospedale del futuro. D’altro canto è tipico della stratificazione urbanistico della nostra città l’uso di prestigiose strutture antiche come sede di strutture funzionali adatte ai tempi. La commistione tra nuovo e antico, tra vecchie corsie ed ospedale moderno, ha creato non poche difficoltà agli operatori sanitari ed alla programmazione ed adeguamento tecnologico. Così anche questi luoghi che rappresentano una tappa fondamentale nella storia del cammino della scienza medica divengono un autentico laboratorio sperimentale per ingegneri, urbanisti, direttori sanitari ed operatori tecnici. Coniugare la bellezza delle antiche strutture con le esigenze del management aziendale è una delle sfide che l’ASL Napoli 1 è chiamata ad affrontare quotidianamente per poter soddisfare le esigenze sanitarie e culturali dell’ampio e popoloso centro storico cittadino.
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