Luglio 4, 2018

Commissario straordinari Giovanni

Commissario straordinari Giovanni

sottosegretario di Stato per l’interno. Signor Presidente, onorevoli senatori, nel rispondere congiuntamente alle interpellanze 2-00630 (da considerarsi superata) e 2-00697, la prima dei senatori Eufemi e Zanoletti e la seconda del senatore Eufemi, preciso che, come peraltro già ricordato dagli onorevoli interpellanti, la legge 21 gennaio 2005, n. 4, di conversione del decreto-legge 19 novembre 2004, n. 277, ha profondamente innovato l’assetto giuridico dell’Ordine Mauriziano.
Con tale legge, infatti, l’attività ospedaliera dell’ente è stata trasferita alle strutture della Regione Piemonte ed è stata costituita la “Fondazione Ordine Mauriziano” per la gestione del patrimonio immobiliare e mobiliare dell’ente, con lo scopo di conservare la tradizione storico-culturale e risanare il dissesto finanziario verificatosi durante l’amministrazione dell’Ordine negli anni precedenti.
Sull’attività della Fondazione vigila un Comitato costituito da cinque membri di cui uno nominato dal Presidente del Consiglio dei ministri, uno dal Ministero dell’interno, uno dal Ministero per i beni e le attività culturali e gli altri rispettivamente dalla Regione Piemonte e dall’Ordinario Diocesano di Torino.
Il Comitato ha il compito di presentare una relazione annuale al Presidente del Consiglio dei Ministri che provvede a trasmettere la stessa alle competenti Commissioni parlamentari.
In merito all’utilizzo degli spazi dei complessi dell’Abbazia di Santa Maria di Staffarda e dell’Abbazia di Sant’Antonio di Ranverso, la Fondazione Mauriziana ha riferito che con delibera n. 102 del 25 febbraio 2003 il commissario straordinario ha approvato l’aggiornamento del regolamento per l’utilizzo dei monumenti artistici e delle relative tariffe di locazione.
II regolamento viene applicato sia per il complesso abbaziale di Santa Maria di Staffarda, che per l’Abbazia di Sant’Antonio di Ranverso, ed esclude, all’articolo 1, che possano essere concessi in locazione temporanea gli spazi consacrati. L’uso di tali luoghi è previsto solo per l’esecuzione di concerti il cui svolgimento, in base alla regola già adottata dai disciolti organi ordinari dell’Ordine mauriziano, è subordinato al parere vincolante ed insindacabile, nonché all’autorizzazione preventiva delle autorità religiose competenti, che valutano i testi musicali prescelti e il fine morale dell’associazione o del gruppo richiedente la concessione degli spazi.
Le tariffe previste costituiscono esclusivamente il corrispettivo delle spese vive sostenute dalla Fondazione, come la custodia, la sorveglianza e il consumo di elettricità. L’adeguamento delle regole e delle tariffe per le locazioni degli spazi espositivi presso i siti monumentali e storico-artistici e le numerose richieste di concessione avanzate in occasione dello svolgimento dei Giochi invernali del 2006, hanno reso necessario bandire una gara pubblica per la valutazione delle offerte.
Con delibera n. 88 del 22 marzo 2005, il commissario ha quindi avviato le procedure per l’aggiudicazione, in affitto giornaliero o per brevi periodi, di locali o siti storici mauriziani per esposizioni, congressi, fiere e manifestazioni aperte al pubblico per il periodo 1° luglio 2005-30 aprile 2006.
EUFEMI (UDC). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
EUFEMI (UDC). Ringrazio il sottosegretario Saponara per l’amabilità della risposta e per la sua cortesia e gli rivolgo anche gli auguri di buon lavoro, tuttavia, non posso dichiararmi soddisfatto. Non lo dico per mancanza di rispetto nei suoi confronti, ma mi sarei aspettato che a rispondere fosse il sottosegretario D’Alì che, avendo seguito interamente la vicenda, conosceva lo stato dell’arte e quindi avrebbe potuto fornire gli elementi indispensabili rispetto alle questioni poste nell’interpellanza.
Vede, signor Sottosegretario, le hanno fatto fare una brutta figura: nel suo intervento non ci sono quegli elementi di risposta che avevo richiesto. Questo documento burocratico è addirittura vecchio, mancando di quegli elementi aggiuntivi che sono sopravvenuti rispetto a quanto disposto con la delibera n. 88. Infatti, dopo tale delibera, vi è stata una rideterminazione commissariale, la n. 114 del 19 aprile, quindi, in tempo assolutamente utile per poter venire a riferire qui, a distanza di un mese, portando quegli elementi che avevo posto nell’interpellanza.
Faccio riferimento al sottosegretario D’Alì, perché nel corso di quell’iter parlamentare mi ero battuto per la difesa dell’uso sacro, tant’è che nella legge di conversione era stato introdotto l’articolo 6-bis, il quale prevedeva una disciplina organica, rispetto all’uso sacro, dei beni, che sono convenzionati attraverso l’Intesa Stato italiano-Santa Sede, l’articolo 831 del codice civile e quant’altro. Quindi, questo presupponeva un atteggiamento di tipo diverso.
Aggiungo ancora, signor Sottosegretario, che quella norma che avevamo inserito in maniera così precisa è stata disattesa, tant’è che è stato inserito nel sito Internet dell’Ordine Mauriziano il bando di gara che prevedeva l’affitto di tutto questo complesso di beni, senza che si tenesse conto della norma, da noi espressa in maniera esplicita, da parte dello stesso commissario straordinario, che faceva azione di lobbying nelle anticamere delle Commissioni e quindi conosceva esattamente tutto quello che la volontà del Parlamento aveva inserito in quel decreto-legge.
Se c’è stata una così grave leggerezza da parte di chi avrebbe dovuto seguire le questioni con grande attenzione, mi domando quale apprensione dobbiamo avere rispetto all’andamento della gestione commissariale per quanto attiene al futuro dell’Ordine Mauriziano, rispetto al quale già nutrivano numerose preoccupazioni.
E ancora: che cosa emerge da questa vicenda? Che la correzione c’è stata, tant’è che questa rideterminazione commissariale ci lascia soddisfatti; inoltre, viene precisato che sarà ascoltato il parere dell’ordinario diocesano, così come noi avevamo ripetutamente richiesto. Ma mi domando anche se le nomine che sono state operate relativamente al comitato di sorveglianza sono state all’altezza della situazione. Tale comitato, infatti, avrebbe dovuto vedere bene un bando di gara pubblicato su Internet, che è quindi accessibile alla generalità dei cittadini. Se non fanno neppure questo, cosa ci dobbiamo aspettare? Che leggano le carte, i bilanci, che facciano un’analisi puntuale? Questo ci lascia profondamente perplessi.
Ci auguriamo, quindi, che nella gestione commissariale non si proceda così come si è proceduto su questa vicenda, perché sarebbe certamente desolante e preoccupante.
C’è dunque, onorevole Sottosegretario, un’ambiguità nella risposta che lei ha fornito. Non hanno scritto le cose come andavano scritte ovvero in maniera esplicita, richiamando la rideterminazione commissariale che sarebbe stato opportuno, appunto, quanto meno citare.
Onorevole Sottosegretario, nell’ultimo punto dell’interpellanza 2-00697 chiedevo “quali siano le valutazioni dei Ministri in indirizzo sull’operato del Commissario straordinario D’Ascenzo”, su cui non ho mancato di esprimere profonde riserve.
Pertanto, mi auguro che lei, quando tornerà al Ministero, faccia presente le cose che ho richiamato e che ciò porti ad un atteggiamento di tipo diverso, cioè soprattutto al rispetto della volontà del legislatore.

  28 aprile 2005 – Interrogazione su Villa Romana Interrogazione a risposta orale

Al Ministro per i Beni e le Attività Culturali

Premesso che:

se risulta al vero che, nella città di Torino, sia stata abbattuta una casa romana di 600 metri quadrati;

le sue valutazioni su una così grave devastazione storico-archeologica;

se abbia provveduto ad ordinare una urgente ispezione ministeriale per accertare ogni genere di responsabilità sia diretta che indiretta;

quali siano i risultati della stessa indagine. 12 aprile 2005 – Sollecito interpellanza su bando Fondazione Ordine MaurizianoEUFEMI (UDC). Domando di parlare. 

PRESIDENTE. Ne ha facoltà. 

EUFEMI (UDC). Signor Presidente, intervengo per una sollecitazione. Giovedì scorso, 7 aprile, ho presentato un’interpellanza (la 2-00697), rivolta ai Ministri dell’interno e per i beni e le attività culturali, in merito ad un bando di gara pubblica, apparso sul sito della Fondazione Ordine Mauriziano a firma del commissario straordinario, prefetto D’Ascenzo, relativamente all’affitto dell’Abbazia-Chiesa di Staffarda e della Chiesa di Sant’Antonio di Ranverso; tutto ciò, signor Presidente, in contrasto con il dispositivo della legge 21 gennaio 2005, n. 4, e, soprattutto, con le norme dell’articolo 831 del codice civile e con l’intesa Stato italiano-Santa Sede, trattandosi di res sacra. Chiedo, pertanto, una sollecita presenza dei Ministri competenti affinché possano essere affrontate le disinvolte iniziative del commissario straordinario per uno sfruttamento commerciale di beni sacri, in contrasto con la volontà del legislatore. 

Signor Presidente, rinnovo la mia ferma richiesta che i Ministri competenti vengano in Aula a rispondere con urgenza a questa interpellanza. 

PRESIDENTE. Senatore Eufemi, la Presidenza si farà carico di sollecitare la risposta da lei richiesta. 7 aprile 2005 – Interpellanza su bando di gara Fondazione Ordine MaurizianoAl Ministro degli Interni Al Ministro dei Beni Culturali

Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro degli Interni e il Ministro dei Beni Culturali, per sapere premesso che:

dopo la determina commissariale n. 88 del 22 marzo 2005, sul sito della Fondazione Ordine Mauriziano è apparso un bando di gara d’asta pubblica a firma del Commissario straordinario Prefetto Anna Maria D’Ascenzo, ai fini dell’aggiudicazione della affittanze giornaliere, un vero e proprio piano tariffario, limitatamente al periodo che va 1.07.2005 – 30.04.2006 per lo svolgimento di manifestazione espositive di pubblica frequentazione in generale, locations, esposizioni, congressi, fiere, per quanto riguarda l’affitto di locali e/o aree espositive interne/esterne presso i siti storici mauriziani;

al punto 5) dello stesso bando di gara sono ricomprese l’Abbazia-Chiesa di Staffarda e la Chiesa di Sant’Antonio di Ranverso;

la legge 21 gennaio 2005, n. 4 di conversione del decreto legge 267/2004 all’articolo 6 bis disciplinava, dopo le modifiche intervenute in sede parlamentare, l’esplicito riferimento all’articolo 831 del codice civile prevedendo per l’Abbazia di Staffarda l’uso sacro della stessa senza incompatibilità con la destinazione culturale del bene medesimo nel rispetto delle Intese Stato italiano Santa Sede;

la scelta del Commissario straordinario rappresenta una grave violazione della disposizione legislativa e dell’orientamento del legislatore considerato che l’Abbazia di Staffarda è un luogo di culto che la stessa è una “res Sacra”, una Parrocchia consacrata fin dal 1804;

il bene immobile è sacro indipendentemente dal fatto di chi ne detiene la proprietà; è sacro in forza della destinazione;

se rispetto a tale scelta commerciale vi è stata la preventiva autorizzazione dell’ordinario diocesano dopo avere sentito il parroco sull’uso cui spetta la vigilanza sulla res sacra;

se non ritenga che questa sorta di affitto, che implica un deprecabile sfruttamento commerciale, non vada contro le esigenze imprescindibili e inalterabili della parrocchia;

se, tale scelta del Commissario straordinario abbia tenuto conto della disciplina dei beni culturali di interesse religioso e in particolare dell’articolo 5 della legge 25 marzo 1985 n. 121, del protocollo addizionale ai patti Lateranensi e dell’articolo 12 che disciplina un regime di collaborazione per la tutela del patrimonio storico artistico tenendo conto del principio di bilateralità e dunque “previa intesa” riguardanti beni destinati all’esercizio del culto;

quali iniziative intendano urgentemente assumere per bloccare le iniziative relative all’uso commerciale dell’Abbazia di Staffarda e di Sant’Antonio di Ranverso in aperta violazione della legge 21 gennaio 2005, n. 4;

le valutazioni sull’operato del Commissario straordinario D’Ascenzo su cui l’interrogante non aveva mancato di esprimere profonde riserve.