Giugno 13, 2018

Codice giallo sulle rotaie della linea Torino Modane a causa del  caldo si dilatano i binari  R.F.I provvede  incaricando una impresa esterna per verniciarle di calce bianca.

Codice giallo sulle rotaie della linea Torino Modane a causa del  caldo si dilatano i binari  R.F.I provvede  incaricando una impresa esterna per verniciarle di calce bianca.

 

             

Codice giallo sulle rotaie della linea Torino Modane  a causa del  caldo si dilatano i binari  R.F.I provvede  incaricando una impresa esterna per verniciarle di calce bianca.

«Codice giallo», si viaggia a 100 km/h

Ranverso giugno 2018
«Codice giallo». È quello che le Ferrovie dello Stato stanno applicando in questi giorni di  caldo, un codice legato ai protocolli di sicurezza previsti per la rete ferroviaria nazionale. E il costante monitoraggio dei binari alla luce delle elevate temperature obbliga a disporre un rallentamento della marcia dei convogli, con riduzione della velocità prevista in origine lungo il tracciato.

Le forti escursioni termiche (anche quelle verso il basso, e dunque non solo quando è caldo) producono un’alterazione all’equilibrio del metallo – è l’acciaio – che compone la rotaia. In estate c’è la dilatazione, con il possibile disallineamento dei binari; in inverno invece c’è il restringimento, che può determinare la rottura della rotaia. Questa, quando viene posata, è regolata per “lavorare” a temperature ambientali di 25 gradi, il che vuol dire che la temperatura della rotaia può essere di circa 30/35 gradi. A questa temperatura non si verificano alterazioni del metallo. Questi valori permettono alla rotaia, in interazione con le traversine (fatte di legno o di cemento armato precompresso), di contenere le tensioni interne che si sviluppano quando la rotaia è soggetta a forti escursioni termiche.

È da tener presente che la temperatura che è registrata sulla rotaia è molto più alta rispetto a quella tradizionalmente conosciuta (cioè quella meteo) e a quella percepita dalle persone. E specie nelle aree più esposte all’irraggiamento del sole con un livello di raffreddamento d’aria basso, i gradi registrati sui binari sono altissimi e possono raggiungere anche i 60 gradi centigradi. Una situazione alla quale i tecnici che controllano la rete fanno fronte con attività dedicate. In particolare – spiega una nota delle FS -, per ridurre l’azione dei raggi solari le rotaie, le traversine ed il pietrisco possono essere ricoperte con calce bianca.

Il controllo della temperatura della rotaia avviene in vari modi. Sulla rete fondamentale, circa 10.500 chilometri, nelle zone in cui è stato riscontrato che la temperatura potrebbe raggiungere valori superiori rispetto alla media sono stati installati sulle rotaie dei sensori termici. Questi rimandano informaticamente i dati rilevati alla Sala operativa regionale che controlla 24 ore al giorno lo stato dell’infrastruttura ferroviaria. Sulle linee ferroviarie dove invece non ci sono sonde, ecco i tecnici incaricati di vigilanze straordinarie e di un controllo manuale della temperatura della rotaia, soprattutto nelle zone più esposte al sole e nelle ore più calde della giornata.

Una volta analizzati i dati, la Sala operativa regionale in base ad una sorta di codice allarme stile Triage (’biancò, ’verdè, ’giallò e ’rossò), adotta provvedimenti via via più restrittivi, in funzione della sicurezza della circolazione ferroviaria. Con un codice ’bianco/verdè la situazione è sotto controllo e non vengono adottati particolari provvedimenti. Con il codice giallo il personale che controlla le linee ferroviaria viene incaricato di vigilare i tratti di binario interessati, intensificando il monitoraggio della temperatura. In base ai dati viene quindi decisa l’eventuale riduzione cautelativa della velocità dei treni che sulla rete fondamentale è fissata a 100 km/h, quando la temperatura registrata sui binari è di 58 gradi centigradi.

Quando invece la temperatura della rotaia raggiunge i 60 gradi (codice rosso), allora la velocità viene ridotta a 50 km/h: in questo caso i controlli sono più intensi e possono determinare anche interventi strutturali. Le FS sottolineano nella loro nota che «tutte le azioni che i tecnici compiono, secondo regole ben precise e secondo anche l’esperienza maturata nel corso degli anni, garantiscono l’impossibilità di deformazione delle rotaie, una situazione che inevitabilmente comporterebbe, fra l’altro, l’interruzione della circolazione ferroviaria».

Pendolare Piemonte Ersilio Teifreto

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