Chiostro di Sant’Antonio di Ranverso.Jean de Montchenu II, vescovo di Viviers, nominato nel 1470 da papa Paolo II abate commendatario.
Chiostro di Sant’Antonio di Ranverso.Jean de Montchenu II, vescovo di Viviers, nominato nel 1470 da papa Paolo II abate commendatario.
Nella prima metà del XIV secolo, vennero edificate le cappelle del lato settentrionale e nella seconda metà dello stesso furono compiuti importanti lavori di ampliamento:
- venne demolita la parete di fondo del presbiterio, che permise l’allungamento della chiesa verso oriente e la costruzione di uno nuovo, sempre a pianta quadrata e coperto da volta a crociera;
- fu costruita la sacrestia e vennero realizzate le volte della navata centrale tuttora visibili.
Nella stessa epoca venne innalzato l’edifico a due piani, addossato alla facciata esistente; il pianterreno costituiva l’atrio porticato (nartece) della chiesa, mentre il piano superiore serviva da coro dei monaci.
Nella prima metà del XV secolo non vennero eseguiti ulteriori ampliamenti, mentre vennero compiute importanti opere di decorazione, mentre nell’ultimo quarto del secolo, per volere di Jean de Montchenu II, vescovo di Viviers, nominato nel 1470 da papa Paolo II abate commendatario, la chiesa venne nuovamente allungata verso oriente con la costruzione dell’abside poligonale; contemporaneamente vennero demolite le volte del presbiterio e della campata a fianco del campanile per essere ricostruite ad un’altezza superiore e in relazione con la volta dell’abside. Nello stesso periodo venne realizzato il chiostro e la ricca decorazione in laterizio delle facciate della chiesa e dell’ospedale.