UNICREDIT L’IDEA Chiese aperte con la APP i primi a metterla in atto sono alcuni Santuari presenti in Piemonte. Papa Francesco, che tiene molto a questa cura, desidera accentuare il primato spirituale rispetto alla tentazione di sottolineare troppo l’aspetto gestionale e finanziario, e vuole promuovere sempre di più la devozione popolare che è tradizionale nei santuari”.Chiese Aperte ai Devoti non sono musei Implora Papa Benedetto Sedicesimo Bergoglio. Monsignor Cesare Nosiglia Intima alla Fondazione Ordine del Mauriziano di usare con moderazione nell’uso commerciale tipo museo e più Ecclesiastico con ingresso Gratuiti riservato ai devoti al Santo del deserto.
UNICREDIT L’IDEA Chiese aperte con la APP i primi a metterla in atto sono alcuni Santuari presenti in Piemonte. Papa Francesco, che tiene molto a questa cura, desidera accentuare il primato spirituale rispetto alla tentazione di sottolineare troppo l’aspetto gestionale e finanziario, e vuole promuovere sempre di più la devozione popolare che è tradizionale nei santuari”.Chiese Aperte ai Devoti non sono musei Implora Papa Benedetto Sedicesimo Bergoglio. Monsignor Cesare Nosiglia Intima alla Fondazione Ordine del Mauriziano di usare con moderazione nell’uso commerciale tipo museo e più Ecclesiastico con ingresso Gratuiti riservato ai devoti al Santo del deserto.
I discepoli stessi sono scelti per prendersi cura di questa assemblea, di questa famiglia degli ospiti di Dio. Perché sia viva nell’oggi questa realtà dell’assemblea di Gesù, è indispensabile ravvivare l’alleanza tra la famiglia e la comunità cristiana. Potremmo dire che la famiglia e la parrocchia sono i due luoghi in cui si realizza quella comunione d’amore che trova la sua fonte ultima in Dio stesso. Una Chiesa davvero secondo il Vangelo – ha detto il Papa a braccio tra gli applausi dei fedeli – non può che avere la forma di una casa accogliente, con le porte aperte, sempre. Le chiese, le parrocchie, le istituzioni, con le porte chiuse non si devono chiamare chiese, si devono chiamare musei! E oggi, questa è un’alleanza cruciale. Contro i “centri di potere” ideologici, finanziari e politici – ha proseguito Bergoglio citando un testo contenuto nel volume dei suoi discorsi su vita e famiglia da Papa e da arcivescovo di Buenos Aires pubblicato dal pontificio consiglio per la Famiglia – riponiamo le nostre speranze in questi centri di potere? No! Centri dell’amore! La nostra speranza è in questi centri dell’amore, centri evangelizzatori, ricchi di calore umano, basati sulla solidarietà e la partecipazione, e anche sul perdono fra noi. Rafforzare il legame tra famiglia e comunità cristiana è oggi indispensabile e urgente».
Monsignor Cesare Nosiglia
La Fondazione Ordine Mauriziano è l’ente pubblico di rilevanza costituzionale erede del secolare Ordine nelle funzioni di salvaguardia del Patrimonio Culturale Mauriziano con moderazione nell’uso commerciale tipo museo e più Ecclesiastico con ingresso riservato ai devoti al Santo del deserto.
Ancora il Papa pochi giorni fa
Fisichella, presidente del Pontificio consiglio per la Nuova Evangelizzazione, il dicastero che da due anni ha ricevuto da Francesco l’incarico di valorizzare la pastorale dei santuari. Da quanto si apprende dalla lettera, lo stesso Fisichella ha svolto nei mesi scorsi una missione come “inviato speciale” presso il santuario che ogni anno vede arrivare milioni di pellegrini provenienti da ogni parte del mondo.
“A seguito delle verifiche” condotte da Fisichella, scrive il Papa, “desidero comprendere quali ulteriori forme il santuario di Lourdes possa adottare, oltre alle molteplici già esistenti, per divenire sempre di più un luogo di preghiera e di testimonianza cristiana corrispondente alle esigenze del Popolo di Dio”.
Il mandato del vescovo Hérouard, che non lascerà il suo incarico a Lille, sarà limitato al solo santuario, mentre la diocesi di Tarbes e Lourdes rimarrà affidata al vescovo Nicolas Jean René Brouwet. “Da notare – scrive Andrea Tornielli, direttore editoriale del Dicastero della Comunicazione della Santa Sede, su Vatican News – il fatto che la nomina del delegato non è a tempo indeterminato (come invece è stata quella di mons. Hoser a Medjugorje) e ciò significa che, nelle intenzioni, non si tratta di un incarico permanente ma a tempo, finalizzato alla cura pastorale e spirituale dei pellegrini. Papa Francesco, che tiene molto a questa cura, desidera accentuare il primato spirituale rispetto alla tentazione di sottolineare troppo l’aspetto gestionale e finanziario, e vuole promuovere sempre di più la devozione popolare che è tradizionale nei santuari”.
Piemonte. Nasce “Chiese a porte aperte”, una app che svela i beni ecclesiastici incustoditi
Scritto da Redazione
Un progetto ideato da Fondazione Crt, Diocesi, Regione Piemonte e Mibact. Il visitatore, giunto davanti al bene nell’orario di visita selezionato, inquadrerà il QR code e la porta si aprirà automaticamente. Un meccanismo multimediale avvierà una narrazione storico-artistico-devozionale.
UNICREDIT L’IDEA
Chiese aperte con la APP i primi a metterla in atto sono alcuni Santuari presenti in Piemonte
Rilevatore Ersilio Teifreto
TORINO – “Chiese a porte aperte” è un sistema automatizzato per l’apertura e la valorizzazione di siti di particolare interesse storico artistico, che permette di effettuare le visite autonomamente, anche in assenza di un presidio umano. I primi due beni interessati da questo innovativo intervento sono: la Cappella di San Bernardo di Aosta a Piozzo in Provincia di Cuneo (Diocesi di Mondovì) e la Cappella di San Sebastiano a Giaveno (Diocesi di Torino).
“La Chiesa piemontese e valdostana è consapevole delle straordinarie potenzialità ecclesiali e sociali di questo progetto – ha evidenziato mons. Derio Olivero, Vescovo delegato per i Beni Culturali Ecclesiastici della Conferenza Episcopale Piemontese -. Il miglior modo di conservare la tradizione è innovarla”.
La sperimentazione dell’apertura automatizzata di due beni ecclesiastici, la prima in Italia, è un ulteriore passo di un percorso di attenzione al patrimonio culturale che ha visto affiancate Fondazione CRT e Consulta per i Beni culturali ecclesiastici, come spiegato dal Presidente Fondazione CRT Giovanni Quaglia.
Dopo aver scaricato sul proprio smartphone l’applicazione “Chiese a porte aperte”, disponibile sia per Ios sia per Android, ci si deve registrare e prenotare per la visita gratuita. Il visitatore, giunto davanti al bene nell’orario di visita selezionato, inquadrerà il QR code e la porta si aprirà automaticamente. Un meccanismo multimediale, all’interno della chiesa avvierà una narrazione storico-artistico-devozionale del bene culturale, in italiano e in inglese. Il racconto sarà valorizzato, oltre che dalla voce narrante, anche dalle luci: un sistema di micro proiettori con fasci direttivi accompagnerà l’audio per facilitare la lettura e la comprensione degli affreschi. Finita la visita, quando il visitatore uscirà, la porta si chiuderà automaticamente.
rilevatore Ersilio Teifreto