Chiesa di S. Antonio di Ranverso, che resta storicamente un’abbazia ma che ecclesiasticamente è diventata una rettoria (come quella di Staffarda che era una parrocchia…).
Chiesa di S. Antonio di Ranverso, che resta storicamente un’abbazia ma che ecclesiasticamente è diventata una rettoria (come quella di Staffarda che era una parrocchia…).
———- Messaggio originale ———-
Da: ersilioteifreto@libero.it
A: Cancelleria@diocesi.torino.it
Data: 21/01/2019 06:15 CET
Oggetto: Fwd: R: Re: Statuto
Buongiorno Padre Alessandro , lei ricorda bene nello Statuto dell’Ordine del Mauriziano per le decisioni
riguardanti la Chiesa di Ranverso per legge era prevista la presenza di un funzionario della Diocesi di Torino che il Cardinale
Ballestrero, Poletti e adesso Monsignor Nosiglia tramite Don Alessandro Giraudo intendiamo fare rispettare,
abbiamo fiducia in lei le inviamo un link della Diocesi dove ha
pubblicato un nostro scritto sulla festa di Sant’Antonio Abate a Ranverso.
Le inviamo Questo scritto del Senato della Repubblica
L’Articolo 3 sia condivisibile il Senatore Maffei Segnala altresì che nello Statuto dell’Ordine Mauriziano è prevista la presenza della Diocesi di Torino, perplessità desta inoltre l’assenza di indicazioni in merito all’apporto della Regione Piemonte alla Fondazione Mauriziana, cui partecipa, a fronte del trasferimento di beni da parte dell’Ordine Mauriziano. Ritiene comunque indispensabile accertare le responsabilità di coloro che hanno condotto l’Ordine Mauriziano di Torino a un così ingente debito, tanto più grave in quanto il suo bilancio fino al 1995 era in attivo.
noi devoti e volontari le inviamo un cordiale saluto
———- Messaggio originale ———- Da: Ufficio Cancelleria <Cancelleria@diocesi.torino.it> A: “ersilioteifreto@libero.it” <ersilioteifreto@libero.it> Data: 17 gennaio 2019 alle 12.37 Oggetto: R: Re: Curia Cancelliere
Buongiorno, sig. Teifreto!
Non conoscevo il documento di cui lei mi ha inviato il link. Non conosco, ovviamente, il contenuto concreto dell’accordo, di cui cercherò di informarmi.
Già da diversi decenni (fin dal card. Ballestrero… sono alcuni dei documenti che erano tra quelli ritrovati casualmente nei giorni scorsi…) si nominava un “rettore” per la Chiesa di S. Antonio di Ranverso, che resta storicamente un’abazia ma che ecclesiasticamente è diventata una rettoria (come quella di Staffarda che era una parrocchia…).
Lascerò alla valutazione dei competenti (a cui inoltro questa mail) il contenuto dell’accordo e le conseguenze che ne derivano per la Diocesi, che ovviamente si trova in grande difficoltà, visto il venir meno dei sacerdoti, ad assicurare tutti i servizi pastorali di cui prima tutto le parrocchie hanno bisogno (se non ricordo male, il parroco don Franco Gonella è parroco di ben tre parrocchie che gestisce con qualche aiuto, ma la cui responsabilità canonica e civile ricade su lui solo…).
Spero che nei prossimi mesi si possa capire come attuare al meglio quell’accordo e se e come il gruppo di lavoro, a cui si fa cenno, abbia già avuto modo di lavorare…
Buona giornata!
d. Alessandro Giraudo
Da: ersilioteifreto@libero.it [mailto:ersilioteifreto@libero.it]Inviato: giovedì 17 gennaio 2019 07:05 A: Ufficio Cancelleria Oggetto: Fwd: Re: Curia Cancelliere
Buongiorno Padre Alessandro, le inviamo un link,
il Nostro Monsignor Cesare Nosiglia il luogo lo chiama: Chiesa Abbaziale,
e invita che la Chiesa di Ranverso sia fruibile ai cittadini,
———- Messaggio originale ———- Da: Ufficio Cancelleria <Cancelleria@diocesi.torino.it> A: “ersilioteifreto@libero.it” <ersilioteifreto@libero.it> Data: 13 gennaio 2019 alle 16.59 Oggetto: Re: Curia Cancelliere
Buongiorno, sig. Teifreto!
Mi scuso se solo ora riesco a risponderle e se la mia risposta non sarà del tutto precisa, perché gli appunti sono in ufficio e io le scrivo da casa… ma dato che fino a martedì non sarò in ufficio, cerco di offrirle almeno quello che ricordo…
Per conoscenza mando questa email anche a don Mitolo, così che anche lui possa conoscere ciò che sto per indicarle…
Don Mitolo mi aveva indicato alcuni punti su cui le offro quello che sono riuscito a capire in queste settimane…
Riguardo al nome “rettoria” o “precettoria”, non mi è stato possibile una ricerca approfondita (la maggior parte dei documenti sono eventualmente custoditi nell’Archivio Diocesano, ma nelle scorse settimane non ho potuto allontanarmi dalla cancelleria e dagli altri impegni…), ma ho visto un documento di una richiesta giunta alcuni anni fa all’Ufficio Beni Artistici della Curia in cui si usava già la seconda espressione, che quindi sia del tutto legittima e non frutto di un cambiamento avvenuto ultimamente…
Riguardo alle modalità di apertura e di accesso, casualmente l’altro giorno sistemando altri documenti mi sono passate tra le mani alcune carte che riguardano l’Ordine Mauriziano, dove, se ho visto bene, si attestava la proprietà di Ranverso ricevuta da una precedente proprietà. Non mi risultano accordi o convenzioni con la Diocesi per l’utilizzo, per cui, in assenza di tali accordi o convenzioni, vigono le norme del Codice di diritto canonico che prevede al can. 937 l’indicazione che la chiesa sia aperta almeno alcune ore al giorno per il culto eucaristico (ma questo implica che in quella chiesa ci sia la custodia eucaristica… e qui non ho elementi riguardo a Ranverso…) e il can. 1221 che stabilisce che l’accesso sia gratuito e libero durante il tempo delle sacre celebrazioni (e qui non so come siano regolate le celebrazioni a Ranverso e a chi siano affidate…). Una Nota della CEI del gennaio 2012 richiamava la necessità di lasciare le chiese ad accesso libero per chi intende pregare, e ad accesso gratuito per i residenti nel territorio comunale: bisognerebbe con il Vicario Episcopale Territoriale capire come applicare queste indicazioni, che non sono però norme obbliganti, nel caso di Ranverso, verificando con la proprietà…
Riguardo agli ex-voto, la norma canonica protegge solo dalla vendita, atto per cui è richiesta l’autorizzazione della Santa Sede… per la loro collocazione resta soprattutto il criterio della cura e protezione (e anche qui non ho elementi per valutare chi e come abbia stabilito dove siano conservati gli ex-voto…).
Infine, riguardo all’incontro con il parroco, non so proprio cosa dirle: non è assolutamente di mia competenza…
Purtroppo, dovendo seguire molte questioni e diversi incarichi, non ho il tempo necessario per tutti gli approfondimenti, e la situazione di Ranverso non è semplice, sia perché la proprietà non è della Diocesi, sia perché ci sono tanti elementi da valutare non solo con il Vicario Episcopale, ma anche con l’Ufficio Liturgico e con la Sezione Arte di quell’ufficio, e con l’Ufficio Amministrativo.
Mi scuso ancora per il ritardo nella risposta.
Le auguro una buona domenica!
d. Alessandro Giraudo
cancelliere arcivescovile
Da: centralino – Utenza Inviato: venerdì 11 gennaio 2019 09.39 A: Ufficio Cancelleria Oggetto: I: Curia Cancelliere