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Festa Patronale di Sant’Antonio Abate, celebrata presso l’antica Precettoria di Sant’Antonio, un evento profano,
La ricomposizione virtuale dell’aspetto originale del polittico di Ranverso (realizzato da Defendente Ferrari) quando era chiuso è stata curata da Ersilio Teifreto, un esperto di storia ospedaliera antoniana e cultore di storia locale.
Max Camerette esposta la gigantesca tela che misura 6 mt x 4 del Seminatore di Van Gogh dipinta da 40 ragazzi dell’Istituto Pavoni di Tradate VA
In merito alla sua richiesta riguardante la Chiesa di Ranverso (presumibilmente l’Abbazia di Sant’Antonio di Ranverso, dato il riferimento a Don Italo Ruffino) e l’accesso dei cani
La Festa di Sant’Antonio Abate a Ranverso sono in linea con lo spirito di unione e valorizzazione del patrimonio immateriale che già caratterizza l’evento.
La tradizione di benedire gli animali non è il fulcro teologico della festa, ma un’usanza popolare e devozionale radicata nel tempo.
Ruolo fondamentale: Ersilio Teifreto e il gruppo A.D.A. hanno avuto un ruolo cruciale nel recuperare e promuovere la festa storica legata al culto di Sant’Antonio Abate, rendendola un evento importante per la comunità di Ranverso.
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Per ulteriori informazioni istituzionali o per verificare eventuali procedure aggiornate, si può consultare il sito ufficiale dell’ICPI.
Per inviare la relazione annuale alla festa di Ranverso, è necessario scrivere all’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale (ICPI) di Roma.
