BRUCE SPRINGSTEEN ha ORIGINI NAPOLETANE: “SONO del SUD, NAPOLI è la mia FAMIGLIA”
BRUCE SPRINGSTEEN ha ORIGINI NAPOLETANE: “SONO del SUD, NAPOLI è la mia FAMIGLIA”
BRUCE SPRINGSTEEN ha ORIGINI NAPOLETANE: “SONO del SUD, NAPOLI è la mia FAMIGLIA”
1.832 visualizzazioni•17 feb 2020240CONDIVIDISALVAVito Panzella6990 iscrittiISCRIVITICon queste parole piene d’amore, il celebre artista italoamericano Bruce Springsteen “The Boss” aprì il meraviglioso concerto di Napoli del 2013. Bruce nacque nel New Jersey il 23 settembre del 1949. Il padre aveva origini irlandesi e olandesi, mentre la madre Adele Ann Zerilli è di origini italiane. Nelle sue vene scorre sangue Napoletano. La sua famiglia emigrò in America a fine ottocento dalla città di Vico Equense nei pressi di Napoli. La famiglia di suo nonno materno Antonio viveva da oltre 40 anni a Vico Equense ed aveva origini siciliane. Il suo trisavolo Andrea Zerilli era nato a Palermo, emigrato in Campania, qui a Vico Equense gestiva il “Gran Caffè Zerilli”. Suo figlio Raffaele, padre di Antonio, nonno di Bruce, sbarcò in America nel 1900. Erano gli anni in cui milioni di meridionali, per la prima volta nella loro storia, furono costretti a emigrare in giro per il mondo, dopo la fine dell’indipendenza del Sud a seguito dell’invasione piemontese. La maggior parte di essi cercò in America quella fortuna che l’Italia dei Savoia non gli permetteva di avere. Questa gente all’improvviso si trovò senza speranza tra il pregiudizio generale sia del nuovo Stato Italiano che lasciavano sia di quello Americano che trovavano. Nonostante ciò, molti figli di questi poveri meridionali riuscirono a diventare importanti. Solo in questo modo l’Italia iniziò a considerarli Italiani. Quando partivano, tra mille difficoltà, i loro avi era disprezzati e chiamati Terroni, quando i loro eredi diventarono famosi iniziarono a chiamarli Italiani. Bruce crebbe in una famiglia della cosiddetta “working class” che si trovava spesso in condizioni economiche precarie. Il padre, veterano della seconda guerra mondiale cambiava spesso lavoro, il tutto alternato a periodo duri di disoccupazione. A causa delle difficoltà finanziarie, il nucleo familiare fu costretto a cambiare spesso alloggio e a cercare fortuna in California. Con il tempo, tra sacrifici e duro lavoro, il talento di Bruce riuscì ad emergere e a diventare un’icona mondiale del rock. “Vulesse dedica sta canzone ai miei amici di Vico Equense, la mia città italiana” furono le sue memorabili parole in napoletano con cui dedicò la mitica “My Hometown” alla sua terra, culla delle sue radici, di cui Bruce va particolarmente fiero. “Amo le mie radici e sogno di andare un giorno a Vico Equense dove c’è ancora la casa di famiglia di mia madre Adele”. Un amore per Napoli, Vico Equense, il Sud e l’Italia che Bruce rivendica continuamente con orgoglio: «Noi italiani tiriamo dritto fino allo stremo delle forze, teniamo duro finché non cedono le ossa, non molliamo la presa finché i muscoli resistono, balliamo, urliamo e ridiamo finché non ce la facciamo più, fino alla fine» (fonti Pinkcadillacmusic, il Mattino)MOSTRA MENO
1 commento
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Orlando Francesco10 mesi faGrazie Bruce Springsteen (the boss) per le tue belle parole, i piemontesi ci insultavano e ci infamavano, perché così facendo pensavano di cancellare dalla storia, il male che fecero alle popolazioni meridionali, “un giorno questa terra sarà bellissima” Paolo Borsellino2RISPONDI