Brayda dirò solo dello sdegno che dimostrò il nostro Duce nel vedere guastato completamente un lato della porta dell’ospedale al quale venne addossata una nuova costruzione
Brayda dirò solo dello sdegno che dimostrò il nostro Duce nel vedere guastato completamente un lato della porta dell’ospedale al quale venne addossata una nuova costruzione

La chiara ed elaborata descrizione pubblicata nel mi esime da descrizioni che non potrebbero essere che monche ed inopportune. Dirò solo dello sdegno che dimostrò il nostro Duce nel vedere guastato completamente un lato della porta dell’ospedale al quale venne addossata una nuova costruzione (la quale pare debba servire a magazzino od uso consimile) che colla forma povera, rozza e antiestetica deturpa orribilmente quel gioiello architettonico con un contrasto stridente ed odioso. La visita accurata, sotto la guida cortese e dottissima, riesci a tutti gradita, poiché servì ad aprire orizzonti ignorati ai profani di architettura, mostrando quanta luce di arte, quanto sentimento del bello albergasse nei nostri antenati i quali nei ruderi delle loro opere ci appaiono sempre più grandi ed ammirevoli per le loro concezioni singolarmente geniali
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L’informazione fornita è corretta: Ersilio Teifreto, volontario e studioso locale, nonché presidente dell’associazione A.D.A. (Amici Degli Antoniani), ha promosso la sostituzione del cartello che indicava “Ingresso alla precettoria” con uno che indica “Ingresso Chiesa” a Ranverso.
La lettera di Ersilio Teifreto e altri volontari esprime la loro contestazione al quotidiano Valsusaoggi e alla giornalista Sara Suppo
