Maggio 28, 2019

Rosta detiene i confini della parte più importante della Chiesa da anni non viene ricordata nei percorsi turistici autore Ersilio Teifreto  Paesologo  e cercatore di Tracce IL NUMERO CIVICO 39 di via Sant’Antonio di Ranverso. Scritto da Ersilio Teifreto allievo e Continuatore del Monsignor Italo Ruffino.

Rosta detiene i confini della parte più importante della Chiesa da anni non viene ricordata nei percorsi turistici autore Ersilio Teifreto  Paesologo  e cercatore di Tracce IL NUMERO CIVICO 39 di via Sant’Antonio di Ranverso. Scritto da Ersilio Teifreto allievo e Continuatore del Monsignor Italo Ruffino.

IL NUMERO CIVICO 39 di via Sant’Antonio di Ranverso.
 
Scritto da Ersilio Teifreto allievo e Continuatore del Monsignor Italo Ruffino.
 
Rosta da anni non è più ricordata, sia negli studi di Ranverso che nelle guide turistiche, i Rostesi lamentano che nominando Ranverso si pensi solo a Buttigliera Alta.
 
L’amministrazione di Rosta  città metropolitana di Torino e i cittadini Rostesi con richiesta e interpellanza del Sig. Sindaco Paolo De Nigris ottennero Nel 2004 il numero civico 39 del Concentrico di Sant’Antonio di Ranverso con il  parere favorevole dell’Ordine del Mauriziano e del Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi, l’area inutilizzata  ricade sul  territorio Rostese  ceduta in concessione e comprende l’Abside il Nartece , l’altare principale con la Statua in legno del Santo del 1530 e il Polittico di Defendente Ferrari, il Campanile e il viale che porta su Corso Moncensio, ma l’ex Sindaco De Nigris ottenne anche dei  finanziamenti per potenziare l’illuminazione di tutto il borgo, la via Francigena, il viale e le strade adiacenti , il suo sogno sul terreno sito in via Sant’Antonio ora abbandonato non si è potuto  realizzare voleva farlo diventare un giardino botanico con la collaborazione di Esperti Agrari di Avigliana, una persona amante di Ranverso e  della nostra Chiesa dove al suono delle campane  si recava alla Santa  Messa Domenicale, Paolo De Nigris si consigliava con il Monsignor Italo Ruffino concluse il progetto di portare  i concerti classici nella rassegna estiva   “L’estate musicale di Ranverso”.
 
Il grandissimo tesoro storico artistico di Rosta, che condivide con Buttigliera Alta , tuttavia, e racchiuso nella Chiesa della Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso . Non è sicuramente il caso di operare spartizioni illegittime del celeberrimo monumento chiamato pure:
 
(La piccola cappella Sistina) che rimane uno ed indivisibile , a favore di un comune piuttosto che di un altro:
 
e cioè tra Rosta e Buttigliera Alta . Sta il fatto , tuttavia , che il confine tra i due comuni passa esattamente a fil di campanile dove fu posta una pietra miliare di confine  con incise le 2 lettere:
 
R= Rosta e B = Buttigliera Alta.
 
Le parti sotto il comune di Rosta comprendono il grande giardino , il chiostro la cappella maggiore , la famosa  sacrestia, il terreno che gira verso la strada della peschiera, praticamente una notevolissima e secondo noi più importante di quanto è artisticamente  importante nella Chiesa del comprensorio della Precettorìa.
 
Mentre le parti di Buttigliera Alta comprendono l’ingresso della Chiesa, il Pronao, la biglietteria, il masso erratico, un numero di affreschi, l’acqua santiera, un pezzo del vialetto che conduce alla Via Francigena e l’ospedaletto.
 
Nel mese di Marzo 2018 proprio durante le giornate FAI
 
Rosta non è stata ricordata  nelle pubblicazioni sulle giornate FAI svolte nel 2018 a Ranverso gli Organizzatori  in modo parziale e abbagliante  hanno  nominato sempre e solo il comune di Buttigliera Alta e il suo Sindaco.
 
Uno strano modo di gestire un Evento che ricade sul territorio di 2 diversi comuni, addirittura coinvolgendo solo il Comune di Buttigliera Alta escludono dall’evento  Rosta e il suo Sindaco.
 
In Piazza a Buttigliera Alta viene allestito uno Stand FAI , mentre nella Sala Consiliare di Buttigliera si svolge una conferenza (Sant’Antonio di Ranverso).
 
L’associazione chiamata AFOM= amici fondazione ordine del mauriziano  hanno dichiarato che soni rimasti all’oscuro di tutto,  non è stato richiesto il nulla osta  ai Vertici della  Soprintendenza che non sapevano nulla .
 
Allora per concludere diciamo che   se ai due comuni compete,in tutte le sue forme la responsabilità del Monumento , ne compete in Indivisibili anche il prestigio.
 
Questo articolo “Il numero civico 39 di Via Sant’Antonio di Ranverso ” scritto da Ersilio Teifreto insieme ad altri appassionati cultori possa contribuire ad una migliore informazione del luogo speciale di Ranverso e possa essere a utile  al FAI per  preparare in modo professionale  le  guide
 
alla pari delle guide Professionali dell’Associazione ArteMista presenti tutto l’anno  nella Chiesa di Ranverso nostre collaboratrici per il  progetto  di  restituire la parola al territorio e il valore alle tradizioni locali  un traguardo difficile da raggiungere per il  FAI Fondo Ambiente Italia ci auguriamo che con l’impegno di altri cittadini, visitatori, devoti,giovani, studiosi  e studenti possa ampliarsi sempre di più.
 
Allora per concludere diciamo che   se ai due comuni compete,in tutte le sue forme la responsabilità del Monumento sacro , ne compete in Indivisibili anche il prestigio.
 
Cos’è la Paesologia.
 
Il paesologo va a visitare paesi in cui non va nessuno. Va nelle piazze, nei cimiteri, nei bar. Siede sulle panchine, legge i necrologi. Ascolta le storie della gente, guarda le insegne dei negozi e le auto parcheggiate. Prende appunti, fotografa, filma. Si tratta di una forma di attenzione, un «andare verso il minimo e il minore». Va nel vuoto dei paesi e trova qualcosa, a volte trova la calma, la bellezza, la poesia.
 
 
I Cercatori di Traccia sono riconosciuti perché soggetti che si sono distinti presso le loro comunità per aver raccolto ed elaborato materiale demoetnoantropologico ed essere studiosi del territorio di riferimento.
 
autore Ersilio Teifreto  Paesologo  e cercatore di Tracce

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