Alcuni scritti ricordano la presenza della Sindone ad Avigliana nel gennaio1476, mentre nel maggio 1477 era a Susa e poi a Rivoli da dove proseguì per Pinerolo;
Alcuni scritti ricordano la presenza della Sindone ad Avigliana nel gennaio1476, mentre nel maggio 1477 era a Susa e poi a Rivoli da dove proseguì per Pinerolo;

Alcuni scritti ricordano la presenza della Sindone ad Avigliana nel gennaio
1476, mentre nel maggio 1477 era a Susa e poi a Rivoli da dove
proseguì per Pinerolo; gli affreschi di
Voragno testimoniano un trasferimento
della Sindone avvenuto in gran segreto
passando dal Pian della Mussa, Valle di
Ala, Lanzo e Ciriè.
Nel 1537 la Sindone era presente a Milano,
Nizza e Vercelli.
Nel 1578, per volontà di Emanuele Filiberto,
la Sindone venne trasferita de-
nitivamente a Torino con un lungo pellegrinaggio.
L’occasione del trasferimento
fu l’intento di abbreviare il viaggio a San
Carlo Borromeo che voleva andare a venerarla
per sciogliere un voto. La preziosa
reliquia entrò in città da Lucento e fu
portata in Santa Maria ad presepe, ora
San Lorenzo, con gran solennità, dove
fu venerata anche da Torquato Tasso.
Nel 1587 venne collocata nell’edicola
sopraelevata su quattro colonne, appositamente
costruita nel Duomo.
Il 1 giugno 1694 fu posta nella cappella
progettata da Guarino Guarini, ardita
costruzione dell’architetto di corte modenese, cerniera
sica e spirituale tra il Duomo e il Palazzo Reale di Torino.
Nel 1997 la cappella, in corso di restauro, fu distrutta da
un violento incendio dopo il quale iniziarono nuovi problematici
lavori di ripristino. La Sindone, miracolosamente
salva, attualmente è nuovamente custodita in Duomo.
Nel 2010 è stata realizzata una sacra rappresentazione dal
titolo Il cammino della Sindone. Scritta nelle forme semplici
del teatro sacro e popolare in occasione della Ostensione
avvenuta nello stesso anno. L’evento è stato promosso dalla
Curia di Torino in collaborazione con il Centro di Servizio per
il Volontariato V.S.S.P. e l’associazione UNI.VO.C.A. Testo ap
Nel 1537 la Sindone era presente a Milano,
Nizza e Vercelli.
Nel 1578, per volontà di Emanuele Filiberto,
la Sindone venne trasferita de-
nitivamente a Torino con un lungo pellegrinaggio.
L’occasione del trasferimento
fu l’intento di abbreviare il viaggio a San
Carlo Borromeo che voleva andare a venerarla
per sciogliere un voto. La preziosa
reliquia entrò in città da Lucento e fu
portata in Santa Maria ad presepe, ora
San Lorenzo, con gran solennità, dove
fu venerata anche da Torquato Tasso.
Nel 1587 venne collocata nell’edicola
sopraelevata su quattro colonne, appositamente
costruita nel Duomo.
Il 1 giugno 1694 fu posta nella cappella
progettata da Guarino Guarini, ardita
costruzione dell’architetto di corte modenese, cerniera
sica e spirituale tra il Duomo e il Palazzo Reale di Torino.
Nel 1997 la cappella, in corso di restauro, fu distrutta da
un violento incendio dopo il quale iniziarono nuovi problematici
lavori di ripristino. La Sindone, miracolosamente
salva, attualmente è nuovamente custodita in Duomo.
Nel 2010 è stata realizzata una sacra rappresentazione dal
titolo Il cammino della Sindone. Scritta nelle forme semplici
del teatro sacro e popolare in occasione della Ostensione
avvenuta nello stesso anno. L’evento è stato promosso dalla
Curia di Torino in collaborazione con il Centro di Servizio per
il Volontariato V.S.S.P. e l’associazione UNI.VO.C.A. Testo