Aprile 6, 2020

Affresco nel Pronao di Sant’Antonio Abate di Ranverso la nave che trasportò le reliquie di Sant’Antonio Abate. Nel Medioevo quando le spoglie da Costantinopoli furono spostate a Vienne , da parte di Cavalieri Crociati Francesi; a bordo di una Nave della flotta dei Ventimigliesi.

Affresco nel Pronao di Sant’Antonio Abate di Ranverso la nave che trasportò le reliquie di Sant’Antonio Abate. Nel Medioevo quando le spoglie da Costantinopoli furono spostate a Vienne , da parte di Cavalieri Crociati Francesi; a bordo di una Nave della flotta dei Ventimigliesi.

Affresco nel Pronao di Sant’Antonio Abate di Ranverso la nave che trasportò le reliquie di Sant’Antonio Abate

Trasporto delle Reliquie di Sant’Antonio Abate.

Ricostruiamo insieme svelando il mistero del trasporto delle reliquie via terra o via mare ? La ricerca parte dalla Chiesa nella Precettoria di Sant’Antonio Abate di Ranverso, esistono diverse varianti sulla tradizione delle reliquie che furono ritrovate nel 561 e traslate ad Alessandria d’Egitto, presso la Chiesa di San Giovanni. Nel 635 furono spostate a Costantinopoli.

Nell’Xl secolo Jocelin nobile Francese le ottenne dall’Imperatore e le portò in Francia precisamente a Lyon distanza 2.000 km.. In Italia il primo segno su come vennero trasportate le reliquie da Costantinopoli viene svelato sopra la volta del nartece della Chiesa primitiva del Tau qui si può vedere il dipinto che riporta una nave governata da molti cavalieri che trasportarono le reliquie . L’accezione della presenza di questa imbarcazione e molto

controversa: infatti il riferimento della traslazione delle reliquie, fa riflettere perchè e

avvenuta nel Medioevo quando le spoglie da Costantinopoli furono spostate a Vienne , da parte di Cavalieri Crociati Francesi; a bordo di una Nave della flotta dei Ventimigliesi, a questa leggenda speciale e collegata la storia della famiglia dei Conti di Ventimiglia che ritenevano il Santo un loro antenato e che fosse vissuto anche in Liguria. Secondo la leggenda il Santo fu deposto in una culla ancora gelosamente conservata nella cappella del castello di Aurigo; o alla protezione che il Santo, nella devozione popolare ,avrebbe assicurato liberando le popolazioni rivierasche dal flagello della peste la cui minaccia veniva principalmente dal mare attraverso i naviganti. Il Monsignor Italo Ruffino ricorda sul suo libro le origini della Precettoria Antoniana di Ranverso nella prima metà del XI secolo,a Sant’Antonio Abate di Ranverso fondazione dipendente dalla Casa Madre di Motte Saint Didier nel Dauphinè arrivarono i Cavalieri del Tau l’Ordine degli Antoniani luogo dove furono portate le reliquie, gli Antoniani sulla via francigena costruirono in Italia la prima

Precettori che comprendeva la Chiesa, le domus un’ ospedale per curare i pellegrini di passaggio, l’origine della Precettoria ricorre in concomitanza dell’arrivo delle reliquie del santo nel Delfinato .

Riferimenti tratti da numerosi documenti –Creato da Ersilio Teifreto

Affresco nel Pronao di Sant’Antonio Abate di Ranverso la nave che trasportò le reliquie di Sant’Antonio Abate.  Nel Medioevo quando le spoglie da Costantinopoli furono spostate a Vienne , da parte di Cavalieri Crociati Francesi; a bordo di una Nave della flotta dei Ventimigliesi.

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