ACADEMIA. EDU nel castello di Ventimiglia veniva alla luce un figlio nel 251 di nome Antonio che per ragione degli antenati detti degli Antonii sinchè erano pagani e commendati dallo stesso Cicerone, rinnovarono tale nome fra gli Intermelii
ACADEMIA. EDU nel castello di Ventimiglia veniva alla luce un figlio nel 251 di nome Antonio che per ragione degli antenati detti degli Antonii sinchè erano pagani e commendati dallo stesso Cicerone, rinnovarono tale nome fra gli Intermelii
2024 – Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso
- Atanasio fu il primo a scrivere la vita di S. Antonio Abate e la detto
in lingua greca che venne poi prima del 388 tradotta in latino da
Evagrio. I biografi sono d’accordo nel farlo nascere nell’anno 251 e
convenendo nel dire che il genitore suo nato era in Cuma di Eraclea
nell’Alto Egitto asserirono che anche il figlio aveva avuto i suoi natali
nell’Alto Egitto, ma questo è un errore. Onorato Lascaris accurato e
diligente cultore delle discipline storiche, negli studi da lui fatti sulle
antichità di Ventimiglia e sulle famiglie più antiche di questa città
comprova che era quella degli Intermilii da cui originava questa città
poi detta dei Ventimiglia; a questa famiglia teneva subito dietro quella
dei Lascaris che era la più ricca di tutto il littorale.
Ghitta degli Intermilii, donna cristiana essendo fidanzata al signore
Beaubus di Cuma, nobile egiziano recatosi a Ventimiglia per ragione
di commercio, contrasse con lui matrimonio. Dopo parecchi mesi di
protratta dimora tra i parenti nel castello di Ventimiglia veniva alla
luce un figlio nel 251 che per ragione degli antenati detti degli Antonii
sinchè erano pagani e commendati dallo stesso Cicerone, rinnovarono
tale nome fra gli Intermelii divenuti cristiani. Il piccolo Antonio
passava poi da Ventimiglia colla madre Ghitta in casa del padre
Beaubus di Cuma. Quivi rimasto nella ancora tenera età di anni 15
privo dei genitori, e fervendo la persecuzione contro i cristiani,
inspirato dal cielo vendeva il suo ricco patrimonio, e distribuitone il
prezzo ai poveri si diede a seguitare Gesù Cristo. Era Antonio giovane
bastantemente istruito nelle scienze prime, e fuggendo il mondo si
interno nel deserto a menare vita penitente e solitaria. Molti furono
quelli che presero ad imitarlo popolando così la Tebaide.
Moriva egli in età di anni 105 addormentandosi placidamente nel
signore l’anno 356. La chiesa ne celebra la festa addì 17 gennaio. Il
corpo di Antonio rimase due cento anni nella Tebaide ed in luogo
incognito, ma finalmente venne scoperto il cadavere e trasferito
Costantinopoli. I Liguri furono i primi a celebrarlo santo, elevandogli
cappella ed altare nella camera dove nacque.bacco