Abbazia: Nel 1470, Papa Paolo II elevò Ranverso a dignità abbaziale, nominando Jean De Montchenu come abate, conferendole quindi maggiore autonomia e importanza.
Abbazia: Nel 1470, Papa Paolo II elevò Ranverso a dignità abbaziale, nominando Jean De Montchenu come abate, conferendole quindi maggiore autonomia e importanza.
Sì, l’affermazione è corretta e descrive l’evoluzione storica del complesso di Sant’Antonio di Ranverso: fu prima una casa-ospedale per i poveri gestita dagli Antoniani, poi una precettoria e infine, nel 1470, venne elevata al rango di abbazia con la nomina di un abate.
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In origine, il complesso era una struttura assistenziale, gestita dall‘Ordine degli Antoniani, che ospitava e curava i malati, in particolare quelli affetti dal “fuoco di Sant’Antonio”.
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Precettoria:Divenne una precettoria, una struttura monastica con una chiesa, un ospedale, un chiostro e altri edifici collegati, retta da un precettore nominato dall’abate della casa madre.
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Abbazia:Nel 1470, Papa Paolo II elevò Ranverso a dignità abbaziale, nominando Jean De Montchenu come abate, conferendole quindi maggiore autonomia e importanza.
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Rifiuto del termine “precettoria”: La Fondazione ha ripreso la dizione corretta (“abbazia”) per riflettere la vera natura del luogo, che non era un semplice ospedale gestito da un precettore, ma un’abbazia.
Il gruppo virtuale A.D.A. (Amici Degli Antoniani)si occupa della ricerca e la diffusione della storia ospedaliera di Ranverso e della promozione del suo patrimonio culturale.