
Mantenere l’identità storica e architettonica del contesto è l’obiettivo dei lavori di restauro e riqualificazione. La ‘Cascina dell’Ospedale’ è un complesso di edifici di epoche diverse, costruito sul sito dell’antico ospedale e comprendente alcune delle sue strutture murarie originali. Gli edifici includono stalle, rimesse, fienili, tettoie a uso rurale, un’abitazione e diversi elementi monumentali, come l’ingresso medievale all’antico ospedale Antoniano con la pesa pubblica, di alto valore storico e artistico. Di fronte all’ingresso dell’Ospedaletto, lungo la Via Francigena, si trova la ‘Cascina Bassa’, un edificio con corte interna dalle caratteristiche formali e costruttive tipiche delle cascine settecentesche locali.
Oggetto del restauro e sono gli elementi monumentali, come l’ingresso medievale all’antico ospedale Antoniano con la pesa pubblica, di alto valore storico e artistico.
Lo spazio della pesa pubblica verrà mantenuto inalterato. con la sola opera di consolidamento e manutenzione, sia degli elementi meccanici, sia degli elementi costituenti le murature.
Il complesso di Sant’Antonio di Ranverso è una Precettoria che già nel 1098 comprendeva una piccola chiesa primitiva con annesso ospedale e un convento con il chiostro interno, di cui rimane oggi soltanto un lato, negli anni furono costruite le cascine del borgo e l’ospedale per i pellegrini, fondato nel 1188 dai monaci dell’ordine degli Antoniani, che avevano il compito di accogliere e dare ristoro ai pellegrini che percorrevano la Via Francigena e curavano, con il grasso dei maiali lì da loro allevati, il ‘Fuoco di Sant’Antonio’. La facciata è tutto quello che oggi rimane dell’antico ospedale che fu costruito in mattoni alla fine del 1400 per volere dell’Abate di Ranverso Jean de Montchenu.
Non tutti gli studiosi concordano sulla data della fondazione di Ranverso.
Alcuni, e tra di loro Placido Bacco13, fanno risalire la nascita del nucleo originario al conte Umberto III di Savoia intorno all’anno 1098.