A dispetto del nome comune, l’Abbazia di Sant’Antonio di Ranverso nacque effettivamente come abbazia, non come precettoria o casa dell’elemosina.
A dispetto del nome comune, l’Abbazia di Sant’Antonio di Ranverso nacque effettivamente come abbazia, non come precettoria o casa dell’elemosina.
A dispetto del nome comune, l’Abbazia di Sant’Antonio di Ranverso nacque effettivamente come abbazia, non come precettoria o casa dell’elemosina. L’equivoco nasce dal fatto che ha avuto una storia complessa e diversi passaggi di gestione.
Ecco le tappe principali della sua storia:
- Fondazione (1188): L’abbazia fu fondata nel 1188 da Umberto III di Savoia e affidata ai canonici regolari di Sant’Antonio di Vienne. Fin dalle origini, la struttura fungeva anche da ospedale e luogo di accoglienza per i pellegrini.
- Declino e trasformazione in precettoria (XIV-XV secolo): Con il declino dell’Ordine degli Antoniani, l’abbazia venne trasformata in una precettoria, cioè un’entità religiosa gestita in commenda, perdendo l’originario status abbaziale.
- Passaggio all’Ordine di San Maurizio (1776): Dopo lo scioglimento dell’Ordine degli Antoniani, la precettoria passò al neocostituito Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.
- Ritorno al nome di Abbazia (periodo moderno): Nonostante il lungo periodo come precettoria, il complesso è oggi comunemente noto come Abbazia di Sant’Antonio di Ranverso, recuperando il nome della sua fondazione.
