Chiesa di Sant’Antonino di Susa all’ingresso i due Santi Antonio e Desiderio

News da ToriNovoli

Ogni diciassette gennaio la Chiesa ricorda Sant’Antonio Abate, il patrono degli #Animali domestici. Nato in Egitto, è il primo degli abati. Ha girato in lungo e in largo il mondo con il suo bastone con la campanella in cima e con la sua lunga barba bianca. Tempi addietro, i contadini e tante famiglie che possedevano degli animali, in questo giorno, si recavano a messa nella Chiesa di Ranverso portando del pane secco che il prete a fine messa benediva, mettendo nel cestino un santino con la figura del santo attorniato da alcuni animali.
Quel pane, veniva impastato con le erbe e dato da mangiare a tutti gli animali per renderli immuni da malattie.

A Ranverso entrando nella stalla di ogni contadino, si trovava appiccicato al muro l’icona di questo Santo che doveva sorvegliare sulla salute delle bestie e di tutti gli altri animali.

Racconto

A proposito, Sergio Bruni il Toscanaccio di Buon Convento   Ballerino, Latin Lover e recitatore di Poesie  alla maniera  Boccacciana abitava nel paese di Sant’Antonino di Susa, un caro amico frequentatore del borgo speciale di Ranverso  tempo fa ci raccontava  che all’ingresso della  Chiesa  del paese ci sono due statue. San Desiderio domandava a Sant’Antonio Abate sempre solo senza una donna come passi le giornate: il Santo rispondeva: passo giornate felici con le mogli degli amici .

Culacchiu Salentinu.

Sant’Antoniu Abbate sempre sulu senza nna fimmina  comu passi le sciurnate?

Sant’Antoniu Abbate rispuse: puru iou  passu sciurnate filici ccu lle mmuieri te li amici.

Autore Ersilio Teifreto