Ospedale di Sant’Antonio di Ranverso prima del 1906 quando il pinnacolo SN fu inglobato nel fabbricato della stalla e la costruzione del pinnacolo DX ai limiti della stadera nel 1914
Ospedale di Sant’Antonio di Ranverso prima del 1906 quando il pinnacolo SN fu inglobato nel fabbricato della stalla e la costruzione del pinnacolo DX ai limiti della stadera nel 1914
Nel Pronao di Sant’Antonio di Ranverso a memoria per D’Andrade fu ancorata al muro una lapide in marmo che recita le seguenti parole:
“L’antica chiesa dei frati Antoniani attraverso fortunose vicende dei tempi ricostruita e alterata ritrovò le linee della sua prima architettura e i fregi preziosi dei dipinti che attestano l’arte piemontese per sollecitudine di Paolo Boselli che volle associare nell’Ordine Mauriziano la pietà e l’assistenza ospedaliera col rispetto e con l’amore per le tradizioni artistiche italiane affidando i restauro agli artisti valorosi conservatorio dei monumenti insigni
Alfredo D’andrade e Cesare Bertea
MCMXIII – MCMXXII”
facciata prima del 1906 con due pinnacoli ed una guglia centrale
Il Maestro Mons. Italo Ruffino alla mia domanda perchè la facciata dell’ospedale avesse quell’aspetto per es… pinnacolo inglobato nel fabbricato della stalla nel 1906 e la costruzione del pinnacolo destro ai limiti della stadera nel 1914 mi rispose di avere pazienza nel 2009 aveva letto un progetto asseverato dai comuni di Rosta, Buttigliera Alta e Soprintendenza che durante il prossimo restauro alla faccia quattrocentesca che sarebbe ritornata come all’origine cioè la liberazione del pinnacolo e l’abolizione del pinnacolo costruito prima inesistente e fare ritornare la facciata con due pinnacoli ed una guglia centrale come fu concepita sin dalla sua costruzione.
Sappiamo che Alfredo D’Andrade in quegli anni era Soprintendente nei Beni Culturali di Torino , la bellezza e di tutti ma non può passare inosservato questo problema: Alfredo D’Andrade ed il restauro conservativo della facciata dell’ospedale di Ranverso quando il lavori gli furono commissionati da Paolo Boselli del Mauriziano , lui o il suo Mastro per un eccesso di visione non si limitarono a conservare l’esistente ma vollero per es.. ampliare la facciata aggiungendo senza nessun criterio la costruzione del terzo pinnacolo destro sulla facciata originale di architettura quattrocentesca che nella sua creazione e disegno planimetrico non erano mai stati previsti altri pinnacoli fu concepita con due pinnacoli ed un guglia centrale, infatti il pinnacolo non c’era non era stato abbattuto da un fulmine , oppure distrutto da un a bomba era perciò inesistente , un manufatto che ancora oggi e un problema aperto deturpa la facciata dell’ospedale e senza una motivazione forse Cesare Bertea la la rese asimmetrica con la conseguenza che il pinnacolo non e Originale e andrebbe rimosso, come anche dovrebbe essere liberato il pinnacolo Sinistro quando nel 1906 fu costruita la stalla addossandola sulla facciata dell’ospedale per ben 6 metri inglobando totalmente il pinnacolo un scempio per la vista dei visitatori che confusi non capiscono perchè la facciata si presenta così diversa dalla fotografia di Secondo Pia risalente al 1884 l’immagine con solo due pinnacoli ed una guglia centrale fu pubblicata sulla facciata del libro presente in tutte le Biblioteche e Università d’Italia.
Ersilio Teifreto