28-8-2014 Supplemento ordinario n. 74 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale – n. 199 Delibera.Ranverso è rappresentato dal complesso abbaziale (precettoria) di Sant’Antonio di Ranverso, entrato a far parte dei beni dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro a seguito dell’abolizione, tramite bolla papale, dell’Ordine Antoniano nel 1776.
28-8-2014 Supplemento ordinario n. 74 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale – n. 199 Delibera.Ranverso è rappresentato dal complesso abbaziale (precettoria) di Sant’Antonio di Ranverso, entrato a far parte dei beni dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro a seguito dell’abolizione, tramite bolla papale, dell’Ordine Antoniano nel 1776.
28-8-2014 Supplemento ordinario n. 74 alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale – n. 199
Delibera
di dichiarare di notevole interesse pubblico quali beni paesaggistici, ai
sensi dell’art. 136, comma 1, lettera c) del decreto legislativo n. 42/2004,
con conseguente assoggettamento alle relative norme di tutela, i seguenti
Tenimenti storici dell’Ordine Mauriziano:
il Tenimento di Sant’Antonio di Ranverso, per le motivazioni
espresse in premessa e meglio descritte al punto 1 dell’Allegato A: «Dichiarazione
di notevole interesse pubblico del Tenimento di Sant’Antonio
di Ranverso ai sensi dell’art. 136, comma 1, lettera c) del decreto
legislativo n. 42/2004. Comuni interessati: Buttigliera Alta (TO), Caselette
(TO), Rosta (TO)»;
il Tenimento di Stupinigi – Podere Gonzole, per le motivazioni
espresse in premessa e meglio descritte al punto 1 dell’Allegato B: «Dichiarazione
di notevole interesse pubblico del Tenimento di Stupinigi
– Podere Gonzole ai sensi dell’art. 136, comma 1, lettera c) del decreto
legislativo n. 42/2004. Comune interessato: Orbassano (TO)»;
il Tenimento di Staffarda, per le motivazioni espresse in premessa
e meglio descritte al punto 1 dell’Allegato C: «Dichiarazione di notevole
interesse pubblico del Tenimento di Staffarda ai sensi dell’art. 136,
comma 1, lettera c) del decreto legislativo n. 42/2004. Comuni interessati:
Cardè (CN), Revello (CN), Saluzzo (CN)»;
il Podere di Moretta e Villafranca, per le motivazioni espresse in
premessa e meglio descritte al punto 1 dell’Allegato D: «Dichiarazione
di notevole interesse pubblico del Podere di Moretta e Villafranca ai sensi
dell’art. 136, comma 1, lettera c) del decreto legislativo n. 42/2004. Comuni
interessati: Moretta (CN), Villafranca Piemonte (TO)»;
la Tenuta Fornaca, per le motivazioni espresse in premessa e meglio
descritte al punto 1 dell’Allegato E: «Dichiarazione di notevole interesse
pubblico della Tenuta Fornaca ai sensi dell’art. 136, comma 1,
lettera c) del decreto legislativo n. 42/2004. Comuni interessati: ScarnaÞ
gi (CN), Villanova Solaro (CN)»;
la Tenuta Grangia, per le motivazioni espresse in premessa e meglio
descritte al punto 1 dell’Allegato F: «Dichiarazione di notevole interesse
pubblico della Tenuta Grangia ai sensi dell’art. 136, comma 1,
lettera c) del decreto legislativo n. 42/2004. Comuni interessati: Lagnasco
(CN), Saluzzo (CN), ScarnaÞ gi (CN)»;
il Podere di Cavallermaggiore, per le motivazioni espresse in premessa
e meglio descritte al punto 1 dell’Allegato G: «Dichiarazione di
notevole interesse pubblico del Podere di Cavallermaggiore ai sensi
dell’art. 136, comma 1, lettera c) del decreto legislativo n. 42/2004. Comune
interessato: Cavallermaggiore (CN)»;
il Podere di Centallo, per le motivazioni espresse in premessa e
meglio descritte al punto 1 dell’Allegato H: «Dichiarazione di notevole
interesse pubblico del Podere di Centallo ai sensi dell’art. 136, comma
1, lettera c) del decreto legislativo n. 42/2004. Comune interessato:
Centallo (CN)»;
il Podere di Montonero, per le motivazioni espresse in premessa e
meglio descritte al punto 1 dell’Allegato I: «Dichiarazione di notevole
interesse pubblico del Podere di Montonero ai sensi dell’art. 136, comma
1, lettera c) del decreto legislativo n. 42/2004. Comuni interessati:
Lignana (VC), Vercelli»;
il Podere Valle dell’Olmo, per le motivazioni espresse in premessa
e meglio descritte al punto 1 dell’Allegato L: «Dichiarazione di notevole
interesse pubblico del Podere Valle dell’Olmo ai sensi dell’art. 136,
comma 1, lettera c) del decreto legislativo n. 42/2004. Comune interessato:
Tronzano Vercellese (VC)»;
di assumere i sopraccitati Allegati A, B, C, D, E, F, G, H, I, L quali
parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
di approvare quali perimetri delle suddette aree quelli descritti e rappresentati
graÞ camente nei rispettivi Allegati A, B, C, D, E, F, G, H, I, L,
al punto 2: «Descrizione della perimetrazione dell’area oggetto di dichiarazione
di notevole interesse pubblico e individuazione cartograÞ ca», che
costituiscono parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
di disporre che gli interventi da attuarsi negli ambiti assoggettati
a dichiarazione di notevole interesse pubblico debbano attenersi alle
prescrizioni e ai criteri speciÞ cati nei rispettivi Allegati A, B, C, D, E,
F, G, H, I, L, al punto 3: «Prescrizioni d’uso», che costituiscono parte
integrante e sostanziale della presente deliberazione;
di approvare le controdeduzioni alle osservazioni presentate a seguito
della pubblicazione delle proposte di dichiarazione di notevole
interesse pubblico, contenute nell’Allegato M, che costituisce parte integrante
e sostanziale della presente deliberazione;
di disporre la pubblicazione della presente deliberazione, ai sensi
e per gli effetti dell’art. 140, comma 3 del decreto legislativo n. 42
/2004, nella Gazzetta UfÞ ciale della Repubblica, nonché nel Bollettino
UfÞ ciale della Regione Piemonte, e di trasmettere la stessa ai comuni
interessati per gli adempimenti previsti dall’art. 140, comma 4 del decreto
legislativo n. 42/2004;
di dare mandato agli ufÞ ci regionali competenti di provvedere alla
pubblicità dei contenuti della dichiarazione di notevole interesse pubblico
oggetto della presente deliberazione attraverso il sito ufÞ ciale regionale.
Avverso la presente deliberazione è ammesso ricorso giurisdizionale
avanti al TAR entro 60 giorni dalla data di comunicazione o piena
conoscenza dell’atto, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato
entro 120 giorni dalla suddetta data, ovvero l’azione innanzi al Giudice
Ordinario, per tutelare un diritto soggettivo, entro il termine di prescrizione
previsto dal codice civile.
La presente deliberazione sarà pubblicata nel Bollettino UfÞ ciale
della Regione Piemonte, ai sensi dell’art. 61 dello Statuto e dell’art. 5
della legge regionale n. 22/2010.
( Omissis ).
Il Presidente
della Giunta Regionale
CHIAMPARINO
Direzione Affari Istituzionali
e Avvocatura
Il funzionario verbalizzante
D’AMATO
Estratto dal libro verbali delle deliberazioni assunte dalla Giunta
Regionale in adunanza 4 agosto 2014.
ALLEGATO A
DICHIARAZIONE DI NOTEVOLE INTERESSE PUBBLICO
DEL TENIMENTO DI SANT’ANTONIO DI RANVERSO ai
sensi dell’articolo 136, comma 1, lettera c) del decreto legislativo
n. 42/2004. Comuni interessati: Buttigliera Alta (TO), Caselette (TO),
Rosta (TO)
1. Descrizione generale dell’area e motivazioni della tutela
Il Tenimento di Sant’Antonio di Ranverso si trova in posizione baricentrica
rispetto a diverse importanti aree di interesse paesaggistico,
naturalistico e geologico. Il lembo settentrionale è ricompreso all’interno
del Sito di Importanza Comunitaria «Monte Musinè e Laghi di Caselette»;
la parte centrale è interessata dalla Zona intermorenica aviglianese
(D.M. 1/8/1985); a ovest si colloca l’afÞ oramento roccioso del Moncuni,
Sito di Interesse Regionale. Ai piedi del Moncuni si trovano i Laghi
di Avigliana, riconosciuti quali Sito di Importanza Comunitaria e Zona
a Protezione Speciale, nonché inseriti nell’omonimo parco naturale; a
est del Tenimento si eleva inÞ ne la Collina Morenica di Rivoli (D.M.
1/8/1985).
I Tenimenti della provincia torinese sono collocati in aree a carattere
periurbano in un territorio caratterizzato da una netta impronta insediativa:
Sant’Antonio di Ranverso, in particolare, si pone al centro fra le
conurbazioni di Rosta, Buttigliera Alta e Caselette e costituisce una sorta
di «polmone verde» all’interno di un ambito fortemente urbanizzato.
Per quel che riguarda la rete dei beni culturali, la più importante
emergenza architettonica è rappresentata dal complesso abbaziale
(precettoria) di Sant’Antonio di Ranverso, entrato a far parte dei beni
dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro a seguito dell’abolizione, tramite
bolla papale, dell’Ordine Antoniano nel 1776.
La precettoria – il complesso costituito dalla chiesa, il convento, le
cascine e l’ospedale – fu costruita in seguito a una donazione (1180-1185
circa) del conte Umberto III di Savoia, che la volle in prossimità di un
ramo della Via Francigena e la afÞ dò agli Antoniani, che si dedicavano
all’assistenza dei pellegrini che percorrevano la strada devozionale; a
questo scopo venne costruito l’ospedale, ediÞ cato alla Þ ne del XV secolo.
Al momento dell’acquisizione del Tenimento da parte dell’Ordine
mauriziano, esso era prevalentemente composto da un’ampia estensione
di boschi, prati e campi, al centro della quale si collocavano gli ediÞ ci
della precettoria ospedaliera. Essa comprendeva la chiesa di Sant’Antonio
e gli adiacenti Palazzo del Priore e Cascine di Levante, Bassa, di
Mezzo, di Ponente (sistemati in una «corte» chiusa da muri e percorsa
dal canale di Rivoli), nonché l’Ospedaletto sull’altro lato della strada e
la Cascina Grangetta più a nord, oltre la Dora, unita al complesso principale
tramite un ponte in legno.