Gemellaggio
Gemellaggio
- COME SI REALIZZA UN GEMELLAGGIO ?
4.1. Comitato gemellaggio
Generalmente si affida ad un apposito comitato il compito di sensibilizzare, di organizzare
e di realizzare praticamente il gemellaggio. Il comitato, espressione dell’amministrazione
civica e dell’intera cittadinanza, è costituito da un gruppo di cittadini volontari che lavorano
in aiuto dei Comuni, con l’impegno ideale di far progredire un’amicizia, una alleanza, una
fraternità “al di sopra delle frontiere”. La sua costituzione, così come il regolamento
contenente la disciplina dell’organizzazione e del funzionamento, sono oggetto di apposita
delibera del consiglio comunale, di cui si mostra un fac-simile all’allegato 3
4.2. Delibera del Consiglio comunale
A prescindere dall’esistenza o meno di un Comitato gemellaggi, la formalizzazione
dell’impegno al gemellaggio viene fatta in sede comunale con una delibera del consiglio
con cui dovrà darsi approvazione del o dei partner prescelti e verranno resi attivi gli
strumenti economici necessari per sostenere il gemellaggio stesso. Se ne può avere un
esempio nell’allegato 4.
4.3. Incontri preliminari
Dopo l’approvazione del partner si consiglia di effettuare una prima visita di preparazione
cui partecipa una delegazione limitata, formata da rappresentanti dell’amministrazione
locale. Questa attività deve avere un carattere di reciprocità nel senso che l’ente locale
deve organizzare sia la propria trasferta sia la ricezione della delegazione estera. A questa
può seguire un secondo incontro per redigere e firmare il “Patto d’amicizia”, un documento
di introduzione e di intenti, preliminare rispetto al patto di gemellaggio vero e proprio.
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4.4. Giuramento di gemellaggio (o della fraternità)
Dopo una serie di incontri preliminari con una delegazione del Comune prescelto
normalmente si organizza una giornata speciale in cui si svolge la cerimonia ufficiale di
Gemellaggio. Il cuore della giornata è rappresentato dalla firma del Patto di gemellaggio
(anche detto Giuramento di fraternità), con il quale le parti sottoscrivono il reciproco
impegno a mantenere relazioni privilegiate e durature al fine di intensificare la
collaborazione culturale, sociale, politica, economica e così moltiplicare le energie per una
azione comune per la pace, la solidarietà e l’incontro fra i popoli. Con quest’atto si ripete il
primo grande gesto che i padri fondatori hanno per primi compiuto per suggellare
l’incontro tra i popoli.
E’ l’atto finale risultante dall’accordo di due comuni di diversi paesi. Si realizza una
cerimonia formale, che assumerà le caratterizzazioni proprie della comunità ospite, in cui
le rappresentanze delle comunità coinvolte si incontrano e prestano giuramento di eterno
gemellaggio firmando un documento di cui mostriamo una bozza all’allegato 5. Questo
documento ha lo scopo di incoraggiare:
• la comprensione reciproca dei cittadini
• lo scambio di esperienze nella gestione delle questioni locali
• la tolleranza tra gruppi diversificati
• lo scambio di soluzioni dei problemi
• l’incremento dell’autonomia locale
• l’avvio di iniziative in campo occupazionale o di tutela ambientale
• la celebrazione di patrimoni culturali differenti.