Giugno 25, 2019

Il Patrimonio Mauriziano viene dichiarato nazionale, Ordine dei S.S Maurizio e Lazzaro storia di un bene comune.

Il Patrimonio Mauriziano viene dichiarato nazionale, Ordine dei S.S Maurizio e Lazzaro storia di un bene comune.

beni dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro vengono dichiarati nazionali per legge della Consulta del Piemonte;

Il Patrimonio Mauriziano, storia di un bene comune.

Il patrimonio dell’Ordine del Mauriziano derivante principalmente da donazioni di benefattori, devoti ecc… destinate a scopi di utilità sociale,   nasce così la storia di beni comuni.

LA RILEVANZA COSTITUZIONALE 1947 Con l’avvento della Repubblica, aboliti gli ordini cavallereschi e nobiliari, la disposizione transitoria XIV della Costituzione conserva l’Ordine Mauriziano come “ente ospedaliero”, riservandone la disciplina alla legge dello Stato. Dismessa la funzione dinastica di benemerenza associativa (nostalgicamente conservata all’estero dalla variegata discendenza sabauda), l’Ordine si identifica nelle vastissime sue consistenze patrimoniali e nella loro destinazione al perseguimento degli scopi di utilità sociale che le successive regole statutarie registrano e consolidano.

LA FONDAZIONE ORDINE MAURIZIANO. LIQUIDAZIONE E CONSERVAZIONE 2004 E’ introdotto il decreto legge 277\2004, convertito in legge 4\2005 e titolato “Interventi straordinari per il riordino e il risanamento dell’Ente Ordine Mauriziano di Torino”. Con il provvedimento (Legge Istitutiva), nasce la Fondazione Ordine Mauriziano. La Legge Istitutiva attua una scissione dell’Ordine, separando l’attività ospedaliera, destinata, priva di debiti, al trasferimento alla diretta gestione regionale, dal restante patrimonio (terre, immobili, beni culturali) che viene assegnato alla neonata Fondazione (FOM). Essa riceve dunque tutto il patrimonio dell’Ordine (esclusi i “presidi ospedalieri” di Torino e Candiolo) con il compito prioritario di provvedere alla sua liquidazione per ripianare il debito sanitario pregresso. Alla Fondazione è espressamente attribuito anche lo scopo di conservare e valorizzare il Patrimonio Culturale di sua proprietà, con espressa considerazione del vincolo di inalienabilità dei principali Siti Monumentali: la Palazzina di Caccia di Stupinigi e le due Abbazie di Ranverso e Staffarda, con annessi contorni. Destinate le risorse del patrimonio disponibile alla copertura del dissesto, la Legge Istitutiva prevede che la gestione dei Siti Monumentali venga trasferita a fondazione di partecipazione pubblico-privata, da costituire anche su impulso della stessa FOM e da dedicare al sostegno del patrimonio sabaudo piemontese (articolo 2, comma 5 e AllegatoA). Lo scopo prioritario di “risanamento” è perseguito dapprima con le regole del dissesto degli enti locali, ancora affidato per un biennio alla struttura commissariale già dell’Ordine, che attua separazioni patrimoniali e organizzative e prime liquidazioni.

 

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